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Corso Stalingrado, memoria storica dell'identità cairese
Il comitato cittadino C.I.C.C.I.A. (Cercasi Identità Cairese Con Intelligente Arguzia), in collaborazione con i sottocomitati P.E.L.L.I.C.C.I.A. (Per Esprimere Liberamente L'Identità Cairese Con Intrepido Ardimento) e S.A.L.S.I.C.C.I.A. (Suggeriamo A Lambertini Soluzioni Identitarie Cairesi Con Importanti Argomentazioni), riporta qui di seguito quanto significativamente oscuro fu il sanzionamento del volantino che criticava goliardicamente il sindaco della nostra amena località valbormidese...
"Cambio di nome inutile per ragioni storiche e amministrative" (pubblicato su Il Vostro Giornale il 6 novembre 2017)
Il sindaco afferma: "La proposta era nata dalla necessità di valorizzare persone di rilievo della città, ma è stata strumentalizzata..."
- Nella pagina Cairo Democratica un lettore risponde: "Quella che è stata strumentalizzata è la "necessità di valorizzare persone di rilievo della città"... invece che trovare il modo di farlo rispettando i sentimenti di tutti i cittadini si è scelto di farlo nel modo che abbiamo visto... non avrebbe dovuto cambiare idea per le difficoltà amministrative ma per il dovuto rispetto che un sindaco deve avere per tutti quanti i cittadini, non solo per quelli che lo hanno votato e che sembrano tanto contenti di voler calpestare i sentimenti altrui... o non se ne rende conto oppure come Fonzie sembra che non riesca a dire *ho sbagliato*... Il fratello di mio nonno non è sopravvissuto al campo di concentramento ma molti che erano con lui, cairesi e valbormidesi antenati e parenti di molti nostri concittadini, si sono salvati grazie ai Russi che li hanno liberati e soprattutto grazie alla battaglia di Stalingrado che ha cambiato le sorti della seconda guerra mondiale... Stalingrado è un nome indelebile della nostra identità cairese" (***, 29 novembre 2017 alle ore 17:06)
“Sbagliato cambiare il nome a corso Stalingrado. Gli eventi storici non sono mai anacronistici” (pubblicato su La Stampa il 30 ottobre 2017):
- "Gli eventi storici fondamentali non sono mai anacronistici ma rimangono in una memoria collettiva presente ancora oggi. Nel caso specifico la battaglia di Stalingrado contribuì in maniera determinante a segnare la sconfitta nazifascista sul fronte europeo e a quell’episodio eroico e di resistenza siamo tutti debitori..."
- "Per quanto negato dal sindaco, a muovere tale proposta vi è una scelta politica evidente. Perché un conto è cambiare nome ad una via che porta il nome di una città, un altro è cambiare nome ad eventi storici dalla grande valenza simbolica..."
- "Tentare di cambiare nome alle vie, mettendo nel dimenticatoio la storia è un esercizio politico che non interessa ai cittadini e alle loro problematiche della vita di tutti i giorni..."
"Questa mania di cambiare i nomi alle cose, imparentata direttamente con il vizio di rinnovare il calendario, fa parte di consuetudini che credevo estinte" (pubblicato su Trucioli Savonesi)
"Un’opzione strampalata per chi sostiene di essere il difensore delle nostre tradizioni..." (pubblicato su Campionari di parole e umori il 31 ottobre 2017):
- ... basterebbe aver superato con successo la quarta elementare per capire che i corsi e le vie dedicate a Stalingrado non celebrano la città, né tantomeno il leader sovietico a cui venne dedicata, ma la battaglia dove le truppe naziste e dei loro alleati subirono la definitiva battuta d’arresto, che porterà poi alla loro sconfitta...
- "... definire 'storie di settant'anni fa' la seconda guerra mondiale e la lotta al fascismo supera la sottile linea rossa dell’analfabetismo funzionale...."
"La 'battaglia' di Stalingrado a Cairo con Ciccia, Pelliccia, Salsiccia" (pubblicato su Savona News il 12 novembre 2017)
"Cairo, manifesto goliardico per canzonare la proposta di cambiare il nome a via Stalingrado" (pubblicato su Il Vostro Giornale il 4 novembre 2017):
- "Non soltanto via Stalingrado, ma anche via Roma, via Allende, via Gramsci e piazza della Vittoria, e non solo, prese di mira dalla penna goliardica di qualche cairese. Dopo la proposta del sindaco Paolo Lambertini di cambiare il nome al principale corso che attraversa Bragno perchè “vetusto e anacronistico”, si sono scatenate reazioni a catena sul web, al bar e per strada..."
Fotografia di un secondo manifesto goliardico apparso per qualche giorno su Facebook prima che venisse cancellato dai server del social network:
"Multa salata per il volantino polemico su via Stalingrado..." (pubblicato su Savona News il 26 novembre 2017):
- "Le contestazioni sulla decisione dell'amministrazione cairese di cambiare nome a via Stalingrado sono state molte e provenienti da diversi fronti, tra queste anche l'azione di un cittadino che aveva affisso dei volantini in via Roma manifestando ironicamente la sua contrarietà a quell'iniziativa. Individuato l'uomo, gli è stata comminata una pesante sanzione."
- "La precisazione del capogruppo di maggioranza che la multa assai salata è stata data non per i contenuti ma per la riproduzione dello stemma comunale sul volantino, è stata a dir poco oggetto di derisione ma anche di amarezza per il poco senso di umorismo che dovrebbe essere proprio di esponenti come tale capogruppo di maggioranza, che milita in una formazione politica che ha sempre difeso il diritto dei cittadini ad esprimersi liberamente contro chi li amministra"
- "Per esempio, a Sori nel 2015 un volantino simile, in cui si dichiarava il cambio d'uso dello stadio cittadino, riproduceva esattamente lo stemma comunale ma non è stato multato e anzi fu visto come occasione per farsi due risate tutti quanti, maggioranza e opposizione. Nessun dramma nemmeno, e sottolineiamo nessuna multa, per una locandina con stemma comunale apparsa l'anno scorso a Randazzo in cui si prendeva in giro l'amministrazione di sinistra proponendo una sorta di festival d'epoca sovietica"
- "Lo stesso compianto Osvaldo Chebello, che fu sindaco a Cairo anni fa e tuttora viene indicato come modello da seguire specialmente dagli attuali amministratori, si comportò molto diversamente in un caso pressoché identico in cui vennero diffusi volantini che riportavano un falso bando comunale... il sindaco la prese sul ridere e l'eco delle sue risate giunge ora a ricordare all'attuale amministrazione comunale che la multa al giovane burlone è stata *un'azione vendicativa al limite della moralità*, come possiamo leggere tra i commenti dei cittadini, dato che, in altri luoghi e in altri tempi, amministratori più lungimiranti hanno evitato di esacerbare gli animi multando il malcapitato di turno che dava voce a quanti avevano da lamentarsi per l'operato dell'amministrazione"
"Multe e polemiche per il volantino ironico" (pubblicato su Carta Bianca il 28 novembre 2017
"La battaglia per via Stalingrado... a Cairo" (pubblicato su L'Eco il 26 novembre 2017):
- "La contrarietà all’idea dell’Amministrazione cairese di cambiare nome a via Stalingrado è stata di disparata provenienza e “trasversale”; un risvolto pittoresco di tale opposizione è stato rappresentato dalla pensata di un cittadino che aveva affisso dei volantini in via Roma manifestando ironicamente la propria contrarietà. Individuato, gli è stata comminata una pesante sanzione pecuniaria. Chissa, alle prossime elezioni a chi darà il voto questo cittadino!"
- "Già ci eravamo occupati del caso e riteniamo, almeno lo scrivente che se ne prende tutta la responsabilità, che sarebbe segno di assennatezza se non di saggezza, da parte dell’Amministrazione Lambertini, piantarla lì e pensare a problemi più urgenti, senza continuare a sostenere punti di vista che appaiono, sempre di più, come velleità ambiguamente motivate!"
Altro manifesto goliardico, anch'esso comparso nei social network, in cui si sottolinea come la legge non sia uguale per tutti:
E nei fatti esiste un'ampia casistica di amministrazioni comunali che hanno deciso di non perseguire e multare gli autori di manifesti abusivi che riproducevano perfettamente lo stemma comunale:
Chiunque ha un account su Facebook può facilmente trovare, usando il motore di ricerca del social network, innumerevoli commenti che criticano la proposta del sindaco (non riportiamo in questa pagina i nomi e cognomi dei singoli autori di tali messaggi ma precisiamo che si tratta di messaggi pubblici che tutti possono leggere):
- "Stalingrado non è il nome di una Città, è il nome di una battaglia che ha rappresentato uno dei più grandi stermini di vite nella storia dell'umanità: 2.000.000 di morti... piantiamola con sondaggi, evocazione di stalinismo e di anacronismo. Studiamo la storia e utilizziamola come monito per il futuro dei nostri figli" (***, 28 ottobre 2017 alle ore 11:10)
- "... un Sindaco un giorno invita pubblicamente a fermarsi al rintocco della campana della piazza cittadina in segno di rispetto e riconoscenza per i caduti di tutte le guerre. Poi lo stesso Sindaco l' indomani vuole sostituire il nome di Via Stalingrado, che ricorda una importante battaglia contro il nazismo in cui morirono milioni di uomini perché vetusto e anacronistico. Cosa dovrei pensare ? Sono molto preoccupato!! C'è molta confusione!!" (***, 28 ottobre 2017 alle ore 14:45)
- "...conosco il sindaco di Cairo Paolo Lambertini per aver condiviso con lui la scelta dell'obiezione di coscienza, non posso credere che ritenga vetusto ricordare il sacrificio di chi si oppose al nazismo e al fascismo. Via Stalingrado è di fatto il riconoscimento ad una città martire.....ricordo che morirono circa 500.000 e 650.000 furono i feriti tra cittadini e soldati sovietici per fermare le truppe tedesche....a loro dobbiamo molto...." (***, 27 ottobre 2017 alle ore 19:23)
- "... per il sindaco di Cairo via Stalingrado è un nome "vetusto", bene, gradirei sapere se piazza Savonarola è un nome "attuale", giusto per curiosità..." (***, 27 ottobre 2017 alle ore 19:55)
- "... e il nome della città, "Cairo Montenotte", non lo cambiamo? Se si volesse essere coerenti bisognerebbe allora cancellare dalla memoria cittadina anche l'origine di tale nome... la grande sconfitta della battaglia di Montenotte in cui il bolscevico dittatore francese (Napoleone) sconfisse la resistenza degli indomiti che difendevano il suolo italico..." (***, 1 novembre 2017 alle ore 16:04)
- "Siamo al delirio, sembra di essere in un regime. Certo è vero l'URSS non esiste più, ma Stalingrado rimane un pezzo di storia, per chi la conosce, nella caduta del nazismo" (***, 27 ottobre 2017 alle ore 12:38)
- "Il sindaco farebbe meglio a studiare la storia a conoscere cosa è stata la rivolta e la battaglia di Stalingrado e già che c'è il ruolo che vi hanno avuto le donne" (***, 27 ottobre 2017 alle ore 13:34)
Le polemiche, sempre su Facebook, hanno raggiunto anche luoghi lontani da Cairo Montenotte (difficilmente i cairesi possono essere contenti di come il loro paese venga deriso in questo modo in molti luoghi della penisola italiana):
- "Al sindaco di Cairo (comune in provincia di Savona) che vuol cambiare il nome a Via Stalingrado perché "vetusto", consiglio la lettura del libro dello storico inglese Antony Beevor" (***, 28 ottobre 2017 alle ore 13:26)
- "Historia magistra vitae! Ma allora cambiamo nome a tutto, poiché tutto è vetusto. Mettiamo i nomi del futuro?" (***, 29 ottobre 2017 alle ore 0:37)
- "Ora che c'è un forte rigurgito destrorso, mi aspetto che anche qui qualche ben pensante voglia cambiare corso Unione Sovietica, magari con corso Pinochet" (***, 27 ottobre 2017 alle ore 12:46)
- "La storia va cambiata? Cosa vuol dire, io non cambio proprio niente ripudio il revisionismo come chi paragona i partigiani ai repubblichini" (***, 27 ottobre 2017 alle ore 13:27)
- "Scarso,estremamente scarso conoscitore della storia. Stalingrado ed i 29 milioni di russi morti nella Seconda Guerra Mondiale sono stati un sacrificio in vite umane senza il quale avrebbero prevalso Hitler ed il nazionalsocialismo" (***, 27 ottobre 2017 alle ore 13:02)
- "Propongo di intitolarla a Herbert Kappler o Walter Reder due noti benefattori" (***, 27 ottobre 2017 alle ore 14:48)
- "Ma come... si dice ovunque di conservare la memoria..." (***, 27 ottobre 2017 alle ore 12:29)
- "Se fosse sindaco di Roma, eliminerebbe Piazza del Colosseo ?" (***, 28 ottobre 2017 alle ore 21:48)
Colletta:
Aggiornamento: due pesi e due misure
Nella primavera del 2021 vengono appesi alcuni cartelli goliardici riguardanti i lavori nella piazza:
- "Cantiere *Riqualificazione Piazza della Vittoria* - Zona Rossa: Severamente vietato visionare il cantiere - Zona Arancione e Zona Gialla: Sbirciatina 0,50 euro - 5 minuti 1,50 euro - 10 minuti 2,50 euro - Informazioni stato di avanzamento lavori 10,00 euro - Abbonamento stagionale 80,00 euro - Si accettano grauitamente consigli tecnici"
Esponenti della giunta comunale plaudono all'iniziativa definendoli divertenti e simpatici... Ma non sono anche loro "affissioni abusive" che andrebbero punite? Questo caso clamoroso di "due pesi e due misure" mette definitivamente in chiaro che il sindaco nel 2017 aveva voluto vendicarsi di chi lo aveva criticato, con lo stesso sindaco (affiancato dal vicesindaco e dagli esponenti dell'amministrazione) che invece non chiama la polizia locale per trovare e multare il colpevole di questa nuova affissione abusiva. Come spesso accade, un silenzio di tomba cala sull'evidente doppiopesismo del sindaco Lambertini nonostante ci sia chi gli ricorda ufficialmente tale uso di pesi e misure differenti:
- "Fatemi capire... se qualcuno critica scherzosamente il sindaco con quattro manifesti sul cambio di nome di via Stalingrado viene criticato pesantemente e si prende una doppia multa (250 euro per manifesto abusivo e 250 per uso dello stemma comunale nonostante l'uso fosse satirico e non a scopo di lucro). Se invece qualcuno appende manifesti senza criticare il sindaco viene elogiato da un esponente della giunta comunale... Ma il sindaco non disse allora che non era una questione politica e se qualcuno trasgredisce la legge deve comunque pagare? I classici due pesi e due misure? Complimenti per la coerenza..." (***, 15 aprile 2021 alle ore 2:59)
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