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Corso Stalingrado, memoria storica dell'identità cairese

Il comitato cittadino C.I.C.C.I.A. (Cercasi Identità Cairese Con Intelligente Arguzia), in collaborazione con i sottocomitati P.E.L.L.I.C.C.I.A. (Per Esprimere Liberamente L'Identità Cairese Con Intrepido Ardimento) e S.A.L.S.I.C.C.I.A. (Suggeriamo A Lambertini Soluzioni Identitarie Cairesi Con Importanti Argomentazioni), riporta qui di seguito quanto significativamente oscuro fu il sanzionamento del volantino che criticava goliardicamente il sindaco della nostra amena località valbormidese...

"Cambio di nome inutile per ragioni storiche e amministrative" (pubblicato su Il Vostro Giornale il 6 novembre 2017)

Il sindaco afferma: "La proposta era nata dalla necessità di valorizzare persone di rilievo della città, ma è stata strumentalizzata..."

“Sbagliato cambiare il nome a corso Stalingrado. Gli eventi storici non sono mai anacronistici” (pubblicato su La Stampa il 30 ottobre 2017):

"Questa mania di cambiare i nomi alle cose, imparentata direttamente con il vizio di rinnovare il calendario, fa parte di consuetudini che credevo estinte" (pubblicato su Trucioli Savonesi)

"Un’opzione strampalata per chi sostiene di essere il difensore delle nostre tradizioni..." (pubblicato su Campionari di parole e umori il 31 ottobre 2017):

"La 'battaglia' di Stalingrado a Cairo con Ciccia, Pelliccia, Salsiccia" (pubblicato su Savona News il 12 novembre 2017)

"Cairo, manifesto goliardico per canzonare la proposta di cambiare il nome a via Stalingrado" (pubblicato su Il Vostro Giornale il 4 novembre 2017):

Fotografia di un secondo manifesto goliardico apparso per qualche giorno su Facebook prima che venisse cancellato dai server del social network:

"Multa salata per il volantino polemico su via Stalingrado..." (pubblicato su Savona News il 26 novembre 2017):

"Multe e polemiche per il volantino ironico" (pubblicato su Carta Bianca il 28 novembre 2017

"La battaglia per via Stalingrado... a Cairo" (pubblicato su L'Eco il 26 novembre 2017):

Altro manifesto goliardico, anch'esso comparso nei social network, in cui si sottolinea come la legge non sia uguale per tutti:

E nei fatti esiste un'ampia casistica di amministrazioni comunali che hanno deciso di non perseguire e multare gli autori di manifesti abusivi che riproducevano perfettamente lo stemma comunale:

Chiunque ha un account su Facebook può facilmente trovare, usando il motore di ricerca del social network, innumerevoli commenti che criticano la proposta del sindaco (non riportiamo in questa pagina i nomi e cognomi dei singoli autori di tali messaggi ma precisiamo che si tratta di messaggi pubblici che tutti possono leggere):

Le polemiche, sempre su Facebook, hanno raggiunto anche luoghi lontani da Cairo Montenotte (difficilmente i cairesi possono essere contenti di come il loro paese venga deriso in questo modo in molti luoghi della penisola italiana):

Colletta:

Aggiornamento: due pesi e due misure

Nella primavera del 2021 vengono appesi alcuni cartelli goliardici riguardanti i lavori nella piazza:

Esponenti della giunta comunale plaudono all'iniziativa definendoli divertenti e simpatici... Ma non sono anche loro "affissioni abusive" che andrebbero punite? Questo caso clamoroso di "due pesi e due misure" mette definitivamente in chiaro che il sindaco nel 2017 aveva voluto vendicarsi di chi lo aveva criticato, con lo stesso sindaco (affiancato dal vicesindaco e dagli esponenti dell'amministrazione) che invece non chiama la polizia locale per trovare e multare il colpevole di questa nuova affissione abusiva. Come spesso accade, un silenzio di tomba cala sull'evidente doppiopesismo del sindaco Lambertini nonostante ci sia chi gli ricorda ufficialmente tale uso di pesi e misure differenti:


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